Essere felici con filosofia nei (nostri) tempi tremendi
Dell’eterosofia. Per un’etica della gioia in tempi apocalittici e cannibalici, Pungitopo editore, 2016, pp. 150.
Esiste un antidoto agli effetti disumanizzanti del capitalismo? È possibile ritrovare un po’ di gioia in questi tempi apocalittici e cannibalici? Affidandosi alla forma del pamphlet, attraverso l’intreccio di filosofia e psicoanalisi, l’autore indaga la vita umana ai tempi del Capitale individuando una prassi atipica e vitale: l’eterosofia. Grazie a un rinnovato incontro con l’Altro – con la saggezza dell’Altro – può scaturire quella scintilla che trasforma l’esistenza e che può inaugurare, inaspettatamente, modi di vivere singolari e inediti.
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Davide Monopoli, 1977, ha compiuto studi umanistici all’università di Ginevra e per alcuni anni ha insegnato filosofia nei licei del Canton Ticino. Nel 2010 ha inaugurato Kepos, uno studio di filosofia e cura di sé.
Indipendentemente dalle forme che assume, il suo discorso ruota attorno alla domanda che lo sostiene: e se la filosofia fosse proprio ciò che rende la vita più interessante della filosofia? Ha scritto 9 libri di poesia: Collages, Attraverso, attraversa, Per altri versi, Archiviando aprile, A titolo provvisorio, Minimalia, V()ce del verso, Segno del soffio, Ex vacuo. I più sono stati pubblicati, tra il 1996 e il 2011, in edizioni particolari a tiratura limitata; le prime plaquettes sono confluite nella silloge In parole polvere (LietoColle, 2007). Ha tradotto e curato l’edizione di un poema di Ghérasim Luca: Prendre corps/ Prender corpo (libro d’artista con CD, Lugano-Parigi, 2006) e pubblicato, a caratteri cubitali, L’architesto: to mega poiema (via al Chioso 10, Lugano, 2009). Negli ultimi anni ha presentato diversi incontri fil(m)osofici in cineclub, teatri e biblioteche.