LA VALTELLINA NEL ROMANZO DI ELOISA DONADELLI "LE VOCI DELLE BETULLE"
La Valtellina e, in particolare, i suoi boschi, tornano protagonisti di un romanzo uscito in questi giorni per i tipi dell'editore Sperling&Kupfer.
La protagonista, Bernadette Laudis, vive da sempre con un peso inspiegabile sul cuore che cerca di colmare con il suono del suo violoncello. Finché, un giorno, un oggetto stonato rinvenuto sul pavimento di casa rivela un tradimento. Il dolore la getta in un crepaccio senza appigli, di quelli che si insidiano nei ghiacciai delle Alpi che fanno da contorno al paesino di Cimacase, dove lei da Milano si è trasferita per amore.
Una notte, in cerca di ossigeno fresco, Bernadette si addentra nei boschi, trovando una casa circondata di betulle. Lì vive Giosuè, un pastore solitario, un uomo che si è fatto eremita per proteggere i ricordi.
Saranno quel luogo e quell'incontro a dare voce al passato di Bernadette, alla storia della sua famiglia e al mistero delle sue origini, liberandola da quell'antico peso sull'anima.
Il romanzo di Eloisa Donadelli si inserisce nel filone dei romanzi di rivalutazione della vita in montagna, luogo di risanamento dallo stress e dai problemi della civiltà cittadina: questo tema caratterizza un importante filone della letteratura contemporanea, e annovera scrittori della caratura di Cognetti, Macfarlane, Corona e altri. Capolavoro ispiratore il Walden di Thoreau.
Le voci delle betulle è un testo deliziosamente poetico, in cui la natura gioca un ruolo di assoluta protagonista, là ove si mostra in grado di formare e sanare l'animo umano, spesso offeso dall'incompiutezza delle nostre umane capacità affettive.
(Alberto Gobetti)