Nella tribù di Giuda
Autore: Rocca d'Adria (pseud. di Cesare Algranati)
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Cromotipografia bolognese, Bologna, terza edizione, Bologna 1925, pp. 343.
Brossura.
In eccellenti condizioni
sc125
E' una novella apologetica rivolta ai lettori israeliti attratti dal cattolicesimo.
Cesare Algranati nacque ad Ancona nel 1865. Ebreo, si convertì al cattolicesimo nel 1887, e fra il 1890 e il 1892 cominciò a collaborare a periodici cattolici, quali La libertà cattolica di Napoli e l'Osservatore cattolico di Milano. Chiamato nel 1893 a dirigere l'Italia Reale di Torino, si legò al gruppo dei giovani cattolici democratici del Piemonte e passò a dirigere il loro giornale, Democrazia cristiana.
Nel 1899 divenne direttore del quotidiano La Patria di Ancona, organo ufficiale dell'Opera dei Congressi nelle Marche, e nel luglio 1902 di L'Avvenire d'Italia di Bologna, che diresse per molti anni. Nel 1907 fondò il settimanale satirico Il Mulo, di ispirazione cattolica e anti-socialista, che contrappose al socialista e anticlericale L'Asino.[2]
Nel 1915 lasciò la direzione de L'Avvenire d'Italia e de Il Mulo, restando comunque a Bologna, ove pubblicò una serie di periodici settimanali d'indole religiosa e di propaganda cattolica, quali La Semente, Il Sementino e la Vita Femminile, che provvide a redigere quasi per intero.
Morì a Bologna il 31 gennaio 1925. Poche settimane prima (4-5 gennaio 1925) Il Mulo era stato soppresso dal regime fascista, a cui era diventato ostile in seguito agli omicidi del deputato Giacomo Matteotti e del sacerdote Giovanni Minzoni.